di Giulia Crivelli
Brunello Cucinelli: «Il lusso deve essere gentile e consapevole, non silenzioso»
Presentando la collezione per l’AI 24-25, l’imprenditore torna a sottolineare che «dobbiamo ridare dignità economica e sociale al lavoro manuale»
«Sono parecchi mesi che sento parlare di “tendenza quiet luxury”: una definizione nata negli Stati Uniti e poi velocemente, come accade in questa nostra era digitale, arrivata in Europa , magari citando la nostra casa di moda come esempio. Quiet è un aggettivo che non mi convince: significa in primis silenzioso, sussurrato, perfino sottotono. Non sono sicuro di volere una vita o un modo di vestire sottotono e se proprio devo definire il nostro lusso, lo vorrei chiamare gentile e consapevole».
Brunello Cucinelli accoglie buyer e stampa per presentare la collezione donna per il prossimo inverno e ci tiene a precisare la sua visione: al di là delle sfumature linguistiche, all’imprenditore preme far capire che la casa di moda non vuole creare né seguire tendenze, ma, stagione dopo stagione, evolversi partendo da pilastri che non cambieranno mai. E l’allestimento scelto rafforza questa visione: il cortile interno della sede milanese di viale Montello è una celebrazione della carta stampata e di un modo di raccontare o dare le notizie che, a sua volta, non vuole essere sussurrato, piuttosto gentile e consapevole.
«Ci siamo divertiti a inventarci il “The Solomeo Post”, otto pagine in formato tabloid in italiano e inglese e ne abbiamo date copie a tutti – racconta divertito Cucinelli –. I giornali di carta sono una certezza in un’era accelerata come la nostra e questa presentazione vuole assomigliare a un incontro in un caffè letterario, non in uno showroom di moda». Per la collezione le certezze sono anche altre: lavorazioni della lana inedite, tecniche di accoppiatura dei tessuti mai viste, maglioni costruiti con ricami a uncinetto. «Alcuni capi richiedono decine di ore di lavoro manuale e chi li sceglie ne capisce il valore quasi senza che ci sia bisogno di spiegazioni. Bastano i sensi per comprendere la piccola grande storia che c’è dietro a quel capo – sottolinea Cucinelli –. Ecco perché mi piace parlare di lusso gentile e consapevole».
C’è però una consapevolezza che l’imprenditore vorrebbe veder maturare in più aziende del sistema moda e anche nella società. «Non mi stancherò mai di ripeterlo: dobbiamo ridare dignità economica e sociale al lavoro manuale. Chi è quotato, come noi, deve contemplare l’ipotesi di rinunciare a un punto di redditività per aumentare i compensi degli artigiani e degli operai – conclude Brunello Cucinelli –. E dobbiamo investire per rendere i luoghi di lavoro sempre più belli e piacevoli. Anzi, sempre più gentili».