In una società massificata il vero lusso è poter avere degli oggetti che siano dei pezzi unici, realizzati a mano e difficili da trovare nei canali distributivi convenzionali.
Queste sono le caratteristiche di un brand nato nel 2003 come sperimentazione creativa di Gianluca Piroli (già designer di marchi quali Replay, Mason’s, Breach, Gcw, Cotton Belt e molti altri) che viene venduta nella sola modalità diretta al pubblico finale.
«Toodog» (in italiano letteralmente “troppocane” ndr)
È un brand che nasce per essere libero, adatto a persone che non si riconoscono in quelli che sono i canoni imposti del fashion system, a persone non desiderano essere imbrigliate dalle regole e preferiscono qualcosa di personale piuttosto che qualcosa che possono avere tutti.
I prodotti (design, accessori, abbigliamento) sono solitamente molto semplici ma enfatizzati da trattamenti esclusivi che conferiscono a ogni pezzo un’aria vissuta, usurata dal tempo.
Gianluca Piroli è stato definito come uno dei “padri” del vintage, la sua mano era ben visibile già nel 1990 nel Replay Country Store di Milano in Corso Vittorio Emanuele.
La prerogativa forse più rilevante di Toodog è il suo occhio al sociale. «Non ho bisogno di guadagnare di più – continua Piroli – la mia necessità oggi è quella di sentirmi utile, di sapere che posso effettivamente fare qualcosa per gli altri, se esiste una crisi questa non è dovuta alla mancanza di cose materiali, abbiamo tutto in eccesso, la vera crisi oggi è nei rapporti umani, nel distacco, le cose sembrano lontane e a volte finite semplicemente perché non se ne parla più».
Dove si possono acquistare i prodotti Toodog?
Solamente da noi, basta comunicare attraverso email o qualsiasi social – principalmente Instagram e Facebook – e chiedere il prodotto, non ci sono prodotti standard quindi sarebbe impossibile anche creare uno shop online.

TESTO E FOTOGRAFIA DI ITALIAN SHOES
«In una società massificata il vero lusso è poter avere degli oggetti che siano dei pezzi unici, realizzati a mano e difficili da trovare nei canali distributivi convenzionali».
Parola di Gianluca Piroli, uno di quei rari personaggi capace di vivere molte vite nel tempo in cui noi persone normali facciamo già fatica a destreggiarci con una soltanto.
Più che un marchio, in effetti, Toodog è una sorta di “contenitore creativo” che negli anni ha lanciato capsule collection di abbigliamento, accessori e pezzi di design, il tutto caratterizzato da un alto tasso di sperimentazione e dalla particolarità di non avere alcun punto vendita, né fisico né virtuale.
In questi giorni Toodog — che come simbolo ha un bulldog, “il più tenero verso i più deboli” — sta vivendo una fase di rilancio, con un nuovo sito web e l’uscita di nuovi pezzi, tra t-shirt e calzature.
La peculiarità (abbiamo capito che con Piroli non possono non essercene) è che oltre a trattarsi di prodotti interamente Made in Italy, sono anche ecologici al 100%, “animal friendly” e attenti al sociale.
Sì perché tra le tante altre cose, il designer è anche impegnato in maniera attiva con l’Associazione per i Diritti Umani e la Tolleranza ONLUS e parte del fatturato di Toodog viene devoluta a campagne sociali come United for Africa e United for Tibetan.
Ma da dove arriva il fatturato se non esistono negozi? Semplice, dalla vendita diretta: scrivendo una mail, mandando un messaggio via social, con la certezza che sarà Piroli in persona a rispondere.